Fronte Surreale, lì 7.11.06

Bonn.

Ho letto un libro, Monsieur Faustroll, dottore, me l’ha consigliato, c’è da chiedere?, un libro non per tutti, è chiaro, tanto che un manigoldo, sottrattomi il libro, una volta letto si è trasformato in un gorilla. “ha ha”. E’ stato un attimo e, sotto un cielo purpureo, quello che prima era un uomo o quasi ha cambiato forma rimanendo, comunque, nell’ambito dei primati! E quella troia, termine per cavalli, dell’arrondissement Q (od HQ? Céline?) voleva il pagamento di 15,000 € in contanti per la sventura. Ero forse responsabile? Mi distesi sul divano con in mano una copia della bibbia di chi almeno una volta ha pensato di essere tagliato per la carriera di sommergibilista e mi rilassai pensando a chi, ancora una volta, aveva dato la vita per un ideale di oppressione ed omicidio legalizzato.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa è arte!
Questa è artè, nell'intimo, nel profondo.
Non si capisce chi rimane fermo e immobile di fronte a tutto ciò...

TAf

secondosigillo ha detto...

Chi rimane fermo ed immobile di fronte a tutto ciò è morto dentro o semplicemente non è maturo al punto giusto per apprezzare oltre all'abile uso o come questo caso assenza della punteggiatura il contenuto vero e proprio.
Il Fronte Surreale è nato proprio per altri motivi ma cerca di portare il mondo (ricordi? esiste! o almeno così dicono alcuni) ed i suoi abitanti ad esplorare i recessi delle menti e quelle piccole porte del cervello che a volte forse è meglio (?) tenere chiuse a chiave.
Disprezzare è affatto segno di maturità.

secondosigillo ha detto...

Sì, va bene, ma questo silenzio dei tasti è un affronto.