Fronte Surreale, lì 9.1.07

Il pranzo di Zio Natali.

Il pranzo di Natale.
Un vero genocidio di animali, tutto s'organizza con un paio di mesi d'anticipo, che ci sono da spedire gli inviti, predisporre le trappole, lustrare l'argenteria che da queste parti Argentil non si trova manco su ebay, accendere i fuochi alla 'vecchia maniera', chiamare il prete.

Già al primo di dicembre bisogna tirar giù un paio di pareti, non portanti, non importanti, per far posto al tavolo e alle sedie, più il proiettore e il reparto per il dj e le luci, lo zio va a comprare un generatore ausiliario ma ne trova solo uno a noleggio, con tanto di motrice e camion, bisogna far posto, si butta giù anche la siepe per far posto, gettata di cemento così almeno una cosa è fatta.

Il cinese, lui, è il mago pirotecnico e prepara quei duecento trecento giochi di fuoco, fontanelle, petardi, catene di dinamite, polvere pirica e saette, solo per l'aperitivo.

Al 23 arrivano le ultime conferme, ci sono da aggiungere dei posti, "così si finisce per ingrassare l'abusivismo" tuona la cuoca, ma anche se ha ragione non si trovano soluzioni se non quella di dar altro lavoro ai muratori. e giù cemento.
Il 24 arriva il bambino che farà Gesù, un bel ragazzino, 5 anni e parlantina da viveur delle banlieu, ricci biondi discendenti dei Plantageneti, così da non far torto neanche ai protestanti ed alla Regina. Che il Natale prima di tutto è concordia e pace e amore e tutte quelle belle robe che fan bene al cuore. La capanna è un luccicare di stelle e bravate architettoniche degne del Brutalismo. La Madonna, ragazza difficile di qualche paese più in alto, è tutta presa con gli sms e le sigarette ma ha assicurato che durante la Sacra Rappresentazione si asterrà dai vizi moderni. Giuseppe, lui, sta lì. Tranquillo. Accarezza le bestie, porta il fieno e la paglia, ripassa la parte.

Tre macchine parcheggiano al GS, son le 23.45, perché così non hanno problemi. Ne scendono nani, un sacco, due mangiatori di fuochi, un leopardo con catena dorata e gemme preziose, una donna impellicciata, la donna barbuta con il suo accompagnatore, il direttore del circo, un leone senza denti, un clown triste e tre no, Isidora la contorsionista ( che esce dal baule ), il lanciatore di coltelli con la sua coltelleria e Pantagruele il gigante. Mostrano l'invito e si siedono. I nani fan casino come al solito intrufolandosi tra le gambe di Pantagruele che cerca di spiaccicarli con lenti gesti. Una gazzarra!

Son già seduti anche gli altri invitati:

- l'ambasciatore di Danimarca con stendardo e sirenetta in bronzo.
- Cacciari
- il direttore della filiale del Banco Agricolo di Sassari con figlia e nipoti
- Loretta Goggi
- il bigliettaio della Stazione Centrale in pensione con moglie e allegra suocera
- la banda del paese
- il sindaco
- l'assessore alle Belle Arti
- il nipote di Carletto
- il vice ministro con delega alle Politiche Agricole
- l'associazione delle guide del Castello Sforzeso al gran completo con tanto di cassiere
- il conte di Sassonia
- quello che ha votato Udeur alle ultime elezioni
- il cinese
- Coccoluto
- il nipote di Marinetti + 3
- Giorgio Angelozzi

Questi solo nel primo tavolo.

Entrano gli aperitivi: crodini, campari spruzzati, bianchi spruzzati, negroni, gin tonic/lemon, rossi, china martini, martini, cocktail di vario genere, fragole con panna, fragole semplici.
Comincia la messa.
Il prete però fa in fretta che c'ha da fare la messa a due paesi di distanza che ormai la curia ha deciso così, poche vocazioni un sacco di chiese. Cacciari si alza e se ne va in bagno proprio durante l'ostensione. Astensione. In dieci minuti buoni è già finita la Funzione, il bambinello è nella mangiatoia, il bue è sulla griglia, l'asino che si è stufato cosparso di polenta, la Madonna mi guarda e mi fa: finito? Digli di sì, cinquanta euro e se ne va all'after, dalla capanna alla Capannina. Messa al suo posto una figura di cartapesta, Giuseppe, lui, sta tranquillo. Senza neanche le bestie con le quali socializzare.

Le 00.00.

Auguri! A U G U R I !
a u g u r i a u g u r i a u g u r i a u g u r i a u g u r i
(così per ore)

Un nano si fa esplodere solo per attirare l'attenzione sulla causa, Cacciari ritorna ed applaude. I resistenti...
Brindisi. Brindisi. Brindisi. La donna barbuta è già ubriaca, la barba cosparsa tutta di China Martini, barcolla ed addenta S.Giuseppe sul braccio.
Vengono portati gli antipasti: tartine, uova di pesce, prosciutti, prosciutti di cinghiale tagliati sul posto, perle, patate in guazzetto, formaggini leggeri, patè, polipi e pesciolini (un intero braccio di mare: addio), capperi e pepaglie, cozze, marinate di ogni genere, insalate capricciose e russe, pezzi di legno pregiato e carpacci.
Tutti si buttano sulle tartine squisite. Solo Cacciari continua a pasteggiar a negroni.
Un sorbetto.
I primi, quelli, entrano a spalla di una sfilza di mori dai capelli lunghi e crespi.
Taglietelle e raviolini, spumoni, spaghettini, ceci, una minestrina di carpa, per star leggeri si capisce in attesa dei piatti forti. Due gnocchettini ripieni con sugo di cervo per riempire qualche buco nello stomaco. Un nano è già riverso faccia nel piatto, un altro ne approfitta carnalmente. Il sindaco emette subito un'ordinanza di condono totale. Coccoluto ai piatti mette giù fisso un giro di musica trance, congas e menate lì. La donna barbuta è attaccata alla spina della Guinness che sgrassa.
A metà messaggio del Primo Ministro, tiepida accoglienza.
Entrano i secondi: fagiani, piccioni (le trappole pulite), cinghiali come se fossero comuni, lepri, sughetti e polenta, tanta, tanta polenta. Di cous cous non c'è traccia. E poi ancora triglie, orate e gamberoni in salsa! L'ambasciatore regala a S.Giuseppe la sirenetta, ma il poveretto non riesce a tenerla in mano con il braccio morsicato.
Cade un moro sulla griglia, vien mangiato anche lui: meglio dell'aragosta fa il conte.
Il bar è svuotato di tutti gli amari.
E per finire panettone, uno solo, grosso come un fungo atomico.

Tutti sopra. A sbocconcellare tutti i canditi, le uvette e la sorpresa: Pelé.

Il cinese da via ai fuochi che rischiara a giorno la notte. Un botto spacca tutti i vetri della provincia. L'assessore timidamente protesta, gli vien dato un Caravaggio per tenerlo buono. Demorde.

Alla fine ci si saluta tutti. La festa è finita. Il direttore del circo s'è mangiato il suo leopardo con tutta la catena d'oro e preziosi, l'unico a finire all'ospedale.

"Adesso chi pulisce?" chiede la cuoca.
"Domani, che adesso son stanco".

8 commenti:

Anonimo ha detto...

bella festa, però noto che mancavano fiorello, aida yespica e elena santarelli, il monsignor ruini, bruno vespa con mariagrazia franzoni e taormina, il tenore alagna, benedetta parodi, la valletta bionda di santoro, chiambretti e platinette, ricucci, briatore e la gregoraci, valentino rossi, gli ex ministri santanché e moratti, gigi buffon, gli stilisti dolce e gabbana, lele mora e, soprattutto, eleonora daniele.

secondosigillo ha detto...

"Questi solo nel primo tavolo"
come messo in calce alla lista.

I personaggi da Voi elencati erano ben presenti ma nel privé davvero UIP
(Ultra Important Person) ed alcuni hanno espresso il desiderio di non essere citati nel resoconto. Ma il Fronte Surreale non guarda in faccia neanche al Vaticano figurarsi a Lele Mora.

Son rimaste trecento fagianelle in sugo di mirtilli, può interessare?

rif. la valletta bionda di santoro possiede delle isole!

Anonimo ha detto...

mi sto rotolando per le risate pensando alle isole della valletta bionda.

secondosigillo ha detto...

Capace di interpretazioni notevoli, nella sua versatilità di impieghi artistici, è capace di apparire come una ragazza acqua e sapone se vestita in jeans e megliettina, e come femme irresistibile quando indossa vestiti ad hoc (sfoglia le immagini di Bxxxxxxe Bxxxxxxo). Con la passione per le sfilate di moda, la nipotina di nonna Mxxxa è stata preparata a dovere, e a soli sedici anni debutta in grande sulle passerelle di Cxxxxl.

Mi sto rotolando per questo.
Come dicono i giovani: ROTFL.

Anonimo ha detto...

Sì, vabbé, ma di dj Mastella che dici?

Fiorani

secondosigillo ha detto...

In effetti non gli rende giustizia questo resoconto.

[Ognuno si senta libero di integrare come meglio crede la lettera. Il Fronte Surreale è soprattutto interAzione]

Anonimo ha detto...

beatrice borromeo. ecco come si chiama costei. il suo sguardo vitreo e il suo tono asseverativo mentre si sforza di dimostrarsi intelligente mi fanno arrapare non poco, devo ammetterlo. ma non abbandonerò l'eleonora daniele fan club. lei rimane sempre la nostra signora delle raccomandate.

secondosigillo ha detto...

Sempre meglio del paracarro della sorelle. Tal Lavinia summa totale dell'ignoranza e del vivere avulsi dal mondo.