Fronte Surreale, lì 15.9.06

NG - quarta parte

Avvennero scelte tra il personale medico dedicato alla cura dei No Gender. Pochi vennero ammessi allo spettacolo live dell’evoluzione, poche persone ottennero il permesso di condividere la loro esistenza. Tra di essi c’era Elena, infermiera deputata alla cura di Adamo. Elena donna minuta ma risoluta si diede anima e corpo al nuovo incarico, investita di una responsabilità enorme ai suoi occhi e marginale agli occhi degli altri. Bionda, ormai sorpassati i trenta con piccoli successi personali si dedicava al lavoro con uno zelo difficilmente comprensibile e ovviamente encomiabile ad occhi estranei. Venne scelta forse proprio per questa sua abnegazione continua, mai un colpo di testa, mai un’assenza sempre pronta a dedicare tutto il proprio tempo al lavoro. Non che le rimanesse molto altro vista la terribile operazione subita in gioventù. Il destino le aveva tolto la possibilità di creare sottoforma di tumore alle ovaie che le vennero asportate non appena ventenne. Elena in qualche maniera era asessuata. Condivideva lo stesso destino del piccolo. Le esistenze di Adamo e della sue meccanicamente sterile genitrice erano in qualche modo legate. Ella si occupava della cura personale del piccolo Adamo. Fu proprio dopo l’operazione che decise di diventare infermiera e di lavorare in ostetricia. Era sempre stata animata da un profondo desiderio di maternità e decise di dedicare la sua intera esistenza a chi era in grado di procreare, lei a cui questo dono era stato tolto. Vedeva in Adamo il figlio sempre desiderato e mai avuto, ma non lasciava trasparire nessuna morbosità. Per questo fu scelta la minuta ma risoluta Elena. Nuova Madre putativa del primo essere asessuato della Storia.

continua

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